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Ai mosaici di Aquileia sono dedicati i due volumi, uno di testi e planimetrie, uno di tavole e disegni, che costituiscono l'esito di quasi quindici anni di studi, ricerche, ricognizioni "archivistiche", condotti sul sito di Aquileia e sul suo straordinario patrimonio musivo; in esso sono raccolte tutte le evidenze pavimentali (in tutto 780) che la città ha restituito dagli anni della sua fondazione nel 181 a.C. fino alla progressiva decadenza tra il V e il VI sec. d.C. L'impostazione riprende quella dei corpora pubblicati nella stessa collana e dedicati ai contesti regionali del Veneto (Rinaldi 2007) e della Toscana (Bueno 2011) con alcune novità che riguardano l'ampio spazio conferito ai contesti di riferimento (in tutto 152), di cui è fornita, ove possibile, la pianta con indicazione dell'ambiente di provenienza del mosaico. La ricerca ha comportato anche l'indagine autoptica di tutti i rivestimenti ancora visibili, a cui si è affiancata una ricognizione a tappeto di tutto l'archivio fotografico del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia che si è tradotta nella selezione di 700 immagini, organizzate in 141 tavole comprese all'interno del secondo volume.